520mila banchi aspettano nei corridoi delle scuole di tutta Italia. Mercoledì 19 giugno arriveranno i maturandi e le famose buste del tema. Ma se l’ansia e l’aspettativa sono le stesse degli altri anni, qualcosa è cambiato.
Le novità – Nei licei non c’è stata la solita attesa per la materia della seconda prova. Quest’anno ci saranno sia greco che latino al classico e sia fisica che matematica allo scientifico. Per le altre scuole secondarie superiori la seconda prova non cambia. Per tutte, però, sparisce la terza prova. Il temuto “quizzone” resterà solo nei licei a opzione internazionale e italo-francesi. Rispetto all’anno scorso gli invalsi e l’alternanza scuola lavoro non saranno obbligatori. Per quanto riguarda l’orale, niente tesina e argomenti a sorpresa: ogni studente troverà davanti a sé tre buste da cui estrarre un’immagine che possa essere «lo spunto da cui partire per l’interrogazione», sostiene il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Quello che preoccupa di più gli studenti è che durante i cinque anni passati a scuola non hanno mai fatto niente di simile: né greco e latino insieme, né collegamenti interdisciplinari.

E dopo? – Tutte queste preoccupazioni assorbono talmente tanto studenti, insegnanti e genitori che nessuno pensa al dopo. I dati di Almalaurea dicono che nell’anno passato il 70% dei diplomati ha deciso di fare l’università (e c’è chi dopo averla scelta, se n’è pentito) ma c’è anche chi non ha continuato a studiare. Il 20% di chi non insegue la laurea comincia subito a lavorare. Il restante 10% non cerca lavoro o non lo trova. Dei 1500 studenti reduci dalla maturità che l’anno scorso hanno risposto al sondaggio di Skuola.Net, solo la metà aveva un piano per il futuro. C’è chi decide di prendersi più tempo per riflettere trasferendosi all’estero o optando per un anno sabatico e chi si affida agli open day delle università per prendere una decisione. Solo uno studente su quattro considera le attività di orientamento proposte dalla scuola effettivamente utili per fare una scelta.


I selfie dei maturandi 2019 – I ragazzi che si siederanno domani su quei 520mila banchi sembrano più decisi del solito. Alcuni non sanno ancora cosa fare dopo la maturità, ma altri sembrano molto convinti sul loro futuro. Se i dati sui corsi di laurea più gettonati nel 2019 vedono al primo posto le discipline medico-sanitarie seguite da ingegneria e informatica, alcuni dei ragazzi che hanno risposto al nostro sondaggio dicono di voler intraprendere percorsi ancora più mirati, in settori come il fashion design o la musica.